Secondo ospite, la Donamat. Spero che la primavera porti altri visi amici alla mia porta!
Ultimamente per via del lavoro (e un po' degli impegni di kendo) passo piu' tempo in aeroporto che a casa, ma un buon fine settimana si trova sempre, specialmente ad aprile - fra il mio viaggio in Finlandia e quello in Giappone.
Con la Donamat abbiamo esplorato un paio di ristoranti lungo la Biltstraat (diciamo che il primo non ha entusiasmato...) e gia' questa e' una bella cosa, visto che non faccio una grande vita sociale qui ad Utrecht.
Il sabato mattina e' stato dedicato ad una passeggiata in centro (con acquisto di tulipani) - dopo un rapido pranzo, siamo salite in auto (anche perche' il tempo non era molto clemente) e siamo andate verso il mare. Prima tappa, Zandvoort... cosi' giusto per essere fedeli a noi stesse... niente Formula Uno, solo una spiaggiona battuta dal vento - il mare d'inverno piace o non piace: a me piace, gabbiani infreddoliti e case di villeggiatura deserte inclusi. Abbiamo proseguito lungo la costa fino a Den Helder, la sede della Marina Olandese - e della Compagnia delle Indie Olandesi. Galeoni ovunque, veri e riprodotti.
A seguire ci siamo dirette alla Afsluitdijk, la celebre diga che ha chiuso il tempestoso Zuiderzee trasformandolo nel mite Ijsselmeer: un luogo di culto per ogni vero ingegnere (quelli che hanno fatto Scienza delle Costruzioni, intendo).
Ultimamente per via del lavoro (e un po' degli impegni di kendo) passo piu' tempo in aeroporto che a casa, ma un buon fine settimana si trova sempre, specialmente ad aprile - fra il mio viaggio in Finlandia e quello in Giappone.
Con la Donamat abbiamo esplorato un paio di ristoranti lungo la Biltstraat (diciamo che il primo non ha entusiasmato...) e gia' questa e' una bella cosa, visto che non faccio una grande vita sociale qui ad Utrecht.
Il sabato mattina e' stato dedicato ad una passeggiata in centro (con acquisto di tulipani) - dopo un rapido pranzo, siamo salite in auto (anche perche' il tempo non era molto clemente) e siamo andate verso il mare. Prima tappa, Zandvoort... cosi' giusto per essere fedeli a noi stesse... niente Formula Uno, solo una spiaggiona battuta dal vento - il mare d'inverno piace o non piace: a me piace, gabbiani infreddoliti e case di villeggiatura deserte inclusi. Abbiamo proseguito lungo la costa fino a Den Helder, la sede della Marina Olandese - e della Compagnia delle Indie Olandesi. Galeoni ovunque, veri e riprodotti.
A seguire ci siamo dirette alla Afsluitdijk, la celebre diga che ha chiuso il tempestoso Zuiderzee trasformandolo nel mite Ijsselmeer: un luogo di culto per ogni vero ingegnere (quelli che hanno fatto Scienza delle Costruzioni, intendo).
1 commento:
Si offende qualcuno se dico che la Donamat dal vivo è decisamente più intrigante ed affascinante che in fotografia?
Oltre ad essere una donna di grande intelligenza ma su questo non avevo dubbi, altrimenti non sarebbe amcia tua :)
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